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"Ripensandoci, mi diverte immaginare che sia stata l'Opera stessa di Nicolas Charles Coutan - o il testo tradotto dal Caldaico nel 1775 dall'omonimo M. Coutan (Monsieur Coutan?) - a richiamare la mia attenzione per essere riportata alla luce, così come accade con un tesoro nascosto in ogni dove che, dopo oltre due secoli, si sia finalmente stancato di attendere la lucidità delle persone per essere trovato." (Sabato Cerchia)